Equitalia: condono sotto i 300 euro

…e reateizzazione online!

Il 2014 volge al termine e come di consueto si consumano le ultime battute sulla Legge di Stabilità, con maxiemendamenti che chiudono numerose questioni. Tra i diversi provvedimenti, una novità positiva per quanti hanno debiti, datati, con il Fisco: un condono sulle vecchie cartelle Equitalia di valore inferiore ai 300 euro. E per chi non beneficerà del condono? Natale porta una semplificazione: le rate potranno essere richieste online con una procedura piuttosto semplice. Vediamo nel dettaglio.

Condono cartelle sotto i 300 euro

Si tratta di un provvedimento introdotto nella Legge di Stabilità nel corso del passaggio alla Camera, che sarà operativo dal 1° gennaio 2015. Al momento la novità è al vaglio del Senato.
Parliamo di circa il 70% di crediti non ancora riscossi a livello locale e basterà essere in possesso di singole cartelle di importo inferiore a 300 euro. In sostanza ciascun contribuente potrebbe avere più di un debito con l’Erario, ma vedrà prescritti tutti quelli che nei singoli documenti di riscossione risulteranno essere di importo inferiore a 300 euro.

Il provvedimento ha preso vita a causa di un’oggettiva difficoltà dell’Amministrazione Finanziaria nell’effettuare controlli sui ruoli scaduti dal 2000 ad oggi. Probabilmente ci sarà un ultimo tentativo di recupero di suddetti crediti, dopodiché verranno dichiarati inesigibili e iscritti nelle perdite degli enti creditori. Come detto, la Legge di Stabilità è ancora all’esame del Senato e dunque il provvedimento non è definitivo, ma molto probabilmente lo sarà in quanto unica soluzione per evitare sanzioni da parte della Corte dei Conti per il reiterato tentativo di incassare crediti da tempo inesigibili (parliamo anche di 14 anni in molti casi).

Come si accederà al condono?

Innanzitutto il condono riguarderà cartelle inferiori ai 300 euro e vecchie. Per vecchie si intende sicuramente cartelle notificate prima del 2014 (dunque i crediti che il Fisco ha maturato nei confronti dei contribuenti nell’anno che si va a chiudere resteranno esigibili). La soglia stabilita a 300 euro potrà invece risultare in qualche modo iniqua: a parità di importi un contribuente con una cartella di 600 euro avrà un debito ancora esigibile nel 2015, mentre un contribuente con due cartelle di 300 euro ciascuna le vedrà entrambe annullate.

In sostanza si è deciso di annullare crediti su multe, bolli, canoni o addizionali, nel tentativo di recuperare quelli relativi a imposte, tasse e contributi.
Per l’annullamento della cartella il contribuente non dovrà far nulla: la sanatoria verrà effettuata d’ufficio e l’ente non pretenderà alcunché da chi ha debiti vecchi e inferiori alla soglia.

Richiesta rateazione online

Ma il contribuente con debiti iscritti a ruolo superiori a 300 euro in che modo potrà far fronte ai pagamenti pur versando in condizioni economiche disagiate a causa della crisi? In termini di rateazione non ci sono cambiamenti sostanziali: si conferma la possibilità di dilazionare i pagamenti fino a 72 rate mensili e nei casi eccezionali di arrivare fino a 120 rate. Si ricorda inoltre che Equitalia non concede rate inferiori ai 100 euro mensili.

C’è però una novità formale e già operativa da qualche giorno: la richiesta di rateazione online, che si va ad aggiungere al servizio di richiesta di sospensione.
Chi scrive ha già testato il servizio e ne testimonia la semplicità d’uso. È sufficiente collegarsi al sito di Equitalia, andare nella sezione dedicata ai servizi online, selezionale l’opzione “rateazione” e compilare il form. Prima di avviare la compilazione munitevi della cartella esattoriale (dovrete indicare il numero del documento e l’importo) e della copia del documento di identità in pdf. Potrete richiedere direttamente la dilazione ed indicare il numero di rate desiderato. Se la procedura va a buon fine verrete contattati dall’ente di riscossione che vi comunicherà piano di ammortamento con numero di rate e relativi importi.

Insomma non è un condono, ma si evitano code e perdite di tempo per un’operazione già spiacevole di per sé.