Google Art Project: Roma

Google Logo 2010Non tutti, purtroppo, conoscono Google Art Project. E’ tempo di rimediare a questa mancanza!

Google Art Project è una raccolta online di immagini in alta risoluzione di opere d’arte esposte in vari musei in tutto il mondo, oltre che una visita virtuale delle gallerie in cui esse sono esposte. La visita virtuale permette di vedere le opere in alta definizione.

google-art-project-110201-0Il progetto è stato lanciato il 1º febbraio 2011 da Google, ed include opere presenti presso la Tate Gallery di Londra, il Metropolitan Museum of Art di New York, gli Uffizi di Firenze e i Musei capitolini di Roma.

versaillesLa caratteristica dell’esplorazione dei musei utilizza la stessa tecnologia utilizzata dal progetto Street View, sempre di Google. Le immagini presenti sul sito hanno una risoluzione di 7 gigapixel (7 miliardi di pixel).

Adesso, il percorso del sistema museale di Roma Capitale e Google Cultural Institute, iniziato nel 2012 con i Musei Capitolini, continua e si espande con 14 nuovi Musei da oggi presenti sulla piattaforma di Google Art Project.

Le 14 nuove Collezioni includono oltre 650 straordinarie opere d’arte, che percorrono virtualmente oltre quattromila anni di storia: dall’arte classica a quella contemporanea, dalla pittura alla scultura, passando per reperti archeologici, fotografie d’epoca e molto altro.

googleartproject

Inoltre, grazie alle tecnologia Street View, sono a disposizione le magnifiche visuali di 11 nuovi Musei, che ci permettono di fare una camminata virtuale dalle iconiche mura dei Mercati di Traiano agli interni dell’Ara Pacis.

traiano

La piattaforma Cultural Institute mette a disposizione dei più curiosi tutti gli strumenti per conoscere le opere d’arte nel dettaglio: con 7 nuove opere riprese nel formato di altissima risoluzione “Gigapixel”. Così è facile scoprire particolari come gli sguardi dei participanti, stupiti dalle ricche scenografie e dai costumi del Carosello a Palazzo Barberini in onore di Cristina di Svezia, nel Carnevale del 1656 o la precisa disposizione delle tessere del Mosaico con scene di caccia della Centrale Montemartini che, dopo il soffitto dipinto da Chagall nel Teatro dell’Opéra di Parigi, con i suoi 15 metri di lunghezza e la difficile collocazione sul pavimento, ha rappresentato una nuova sfida per l’utilizzo della tecnologia Gigapixel.

L’eredità culturale della Città Eterna sorpassa tempo e spazio e Roma si conferma all’avanguardia nella sua valorizzazione, diventando oggi la città italiana con il maggior numero di Musei sulla piattaforma Google Cultural Institute.

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Come è stato realizzato? Ecco un video: