Limitazioni Spotify? C’è Grooveshark!

Ormai tutti conoscono Spotify. Davvero un gran bel progetto!

Peccato che proprio il 12 agosto, dopo i primi sei mesi di utilizzo illimitato sui pc, sia entrata in vigore la restrizione di massimo 10 ore di ascolto al mese. Come ovviare al problema?

Semplicemente pagando l’abbonamento da 4,99 oppure da 9,99 euro al mese, oppure trovare un’alternativa. E l’alternativa esiste da tempo e si chiama Grooveshark.

Pur avendo lo stesso utilizzo, è abbastanza diverso da Spotify. Innanzitutto perchè non bisogna installare nulla, ma si usa tramite qualsiasi browser.
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Grooveshark è un sito web di proprietà di Escape Media Group, Inc. che consente la condivisione e l’ascolto di brani musicali. Il sito offre un servizio di streaming audio e un’applicazione web di raccomandazione musicale. Sul portale sono presenti 15 milioni di file per 30 milioni di utenti. Il portale fu fondato nel marzo 2006 da tre studenti dell’Università della Florida.

Il caricamento di contenuti da parte dei singoli utenti è regolato dai Termini di servizio, che lo vietano agli utenti che non ne posseggono i diritti d’autore o di sfruttamento. In ogni caso, il caricamento di contenuti da parte di singoli utenti implica la cessione gratuita alla società Escape Media Group, Inc. del diritto perpetuo, irrevocabile e trasferibile di sfruttare, riprodurre, pubblicare e distribuire il contenuto stesso.

Come funziona?

Il consiglio è di iscriversi per godere al meglio del servizio (molte più tracce disponibili), quindi senza pensarci troppo compiliamo il form per il Sign up. Al primo Login si apre la pagina principale di Grooveshark, con la barra degli strumenti sulla sinistra e al centro della pagina una barra di ricerca.
Iniziamo con le nostre ricerche, le nostre canzoni preferite: dopo pochi secondi il motore di ricerca di Grooveshark ci propone vari risultati.

Dal risultato della ricerca si può iniziare a creare una nostra playlist personale cliccando sul tasto play, accanto al titolo della canzone. L’icona col simbolo + serve per aggiungere la canzone alla nostra musica. Nel menù di ricerca troviamo, oltre alle canzoni, le playlist. Il menù playlist è molto interessante: ci propone delle playlist già create da altri utenti e che si avvicinano alla ricerca effettuata precedentemente. Nel menù persone troveremo gli utenti che hanno nelle loro playlist l’artista o la canzone ricercata precedentemente.
Se invece non vogliamo affidarci alle scelte musicali di altri, possiamo tranquillamente continuare a cercare canzoni ed a inserirle nella nostra playlist.

Dalla barra della playlist è possibile riordinare la sequenza dei brani, eliminarli, aggiungerli alla nostra libreria o condividerli su i social network. Terminata la ricerca possiamo salvare la playlist creata per ascolti futuri, o semplicemente cestinarla.
Dalla toolbar di sinistra possiamo accedere facilmente alle playlist create e ai brani preferiti. Inoltre è possibile accedere ai brani più ascoltati del giorno e del mese, modificare il profilo, connettersi con facebook e tornare alla pagina principale.
Tutte le funzioni descritte fino ad ora sono gratuite.

E se tutto questo non vi basta ci sono anche le stazioni radio organizzate per categoria: dall’alternative al classic rock, passando per l’elettronica e il jazz, fino ad arrivare al reggae e alla trance.
Esiste anche l’account VIP Plus che garantisce lo scrobbling di last.fm e la totale mancanza di pubblicità, che costa 6$ al mese.

L’account VIP Anywhere invece oltre ad avere le funzionalità dell’account Plus aggiunge anche la possibilità di ascoltare musica sul proprio smartphone attraverso un’app dedicata, al prezzo di 9$ al mese.

Grooveshark