Costruire una casa con la stampante 3D

Costruire una casa stampandola in 3D.Non è fantascienza.
Aggiungiamo anche in sole 24 ore.
E neanche questo è fantascienza.
E producendo ridotte emissioni e utilizzando basse quantità di energia elettrica.
Idem come sopra: realtà.

La tecnologia sviluppata dal prof. Behrokh Khoshnevis (Università della California) si chiama Contour Crafting (contourcrafting.org), e la macchina prende lo stesso nome. Gli operai dovrebbero solo posare i due binari su cui si muove questo robot-muratore, e lui farà il resto.
countour-crafting-1_tNiente gru né ponteggi, niente mattoni né betoniere, ma solo una macchina da trasportare sul posto e avviare. Basterà poi caricare il progetto nel sistema, e gli ugelli spruzzeranno cemento per dar forma a una nuova abitazione. Sembra fantascienza certo, ma non tanto considerando che si sta pensando di usare la stessa tecnica per una base sulla Luna, e che esiste un progetto simile per costruire astronavi.

Questa nuova tecnica potrebbe dunque ridurre l’inquinamento legato all’edilizia che attualmente incide per un terzo circa sul consumo totale dell’energia nel mondo e per il 40 per cento su quello dei materiali. Senza contare che il sistema Contour Crafting potrebbe anche ridurre i costi di costruzione. Si potrebbe inoltre rendere più facile la ricostruzione di case danneggiate da disastri naturali o eventi atmosferici.

Tutto questo almeno per quanto riguarda la struttura: per serramenti, impianti, pavimenti e altre finiture – almeno per ora – ci vuole ancora il lavoro di abili artigiani. In ogni caso la promessa è quella di una casa costruita a tempo di record e a costi minori, e dire che negli USA sono già piuttosto veloci – soprattutto quando si tratta delle tipiche strutture in legno.

Avete capito bene: la macchina realizzata dall’insigne accademico, una volta collegata a un computer, deposita una sopra l’altro strati di cemento e costruisce muri, solette e pavimenti.

Muratore digitale

La macchina di Khoshnevis è, di fatto, una versione gigante delle stampanti 3D utilizzate ormai da molti progettisti per realizzare modelli in scala delle loro creazioni. Ma al posto di plastica e resine sintetiche i suoi ugelli spruzzano cemento che viene pescato da una grande betoniera- serbatoio.
La tecnologia è stata battezzata Contour Crafting e potrebbe rivoluzionare l’industria edilizia: secondo Khoshnevis questa macchina, in sole 24 ore, potrebbe costruire una casa di 100 metri quadrati. Una volta terminata la realizzazione dei muri, agli operai umani resterebbero le finiture: dalla posa dei pavimenti, agli impianti elettrici e sanitari, dalle finestre al riscaldamento.

Socialmente utile
Il progetto della Contour Crafting è allo studio già da qualche anno: una volta ultimati i test e se tutto andrà secondo i piani, il sogno di una casa a costi abbordabili potrebbe diventare realtà per milioni di persone. Non solo: in caso di calamità naturali la macchina potrebbe essere facilmente trasportata sui luoghi dei disastri ed essere impiegata per la rapida realizzazione di rifugi di emergenza.
Ma le case stampate saranno resistenti? A detta di Khoshnevis e del suo team di ingegneri le case costruite in questo modo sono molto più robuste di quelle tradizionali: i muri “stampati” dalla Contour Crafting sono infatti formati da due profili di cemento che vengono poi riempiti con altro cemento sagomato a S.