Hack, il linguaggio di programmazione che sostituirà PHP

Gli ingegneri di Facebook hanno messo a punto un nuovo linguaggio di programmazione.
Si chiama Hack ed è esattamente quello che ogni developer vorrebbe avere: consente di creare siti e software complessi rapidamente mantenendo al contempo un codice organizzato in maniera precisa e relativamente privo di imprecisioni. Qualcosa che raramente si trova in giro oggi, garantiscono gli ideatori.

Le basi del linguaggio sono state sviluppate dagli ingegneri Bryan O’Sullivan, Julien Verlaguet e Alok Menghrajani, che hanno confermato come, nel corso dell’ultimo anno, tutto il codice di Facebook è stato migrato da PHP ad Hack e il risultato è stato un successo.

Hack è un progetto per scrivere codice da far girare nella virtual machine HHVM, ed è pensato per riconciliare i cicli di sviluppo veloci di PHP con la disciplina fornita dai tipi statici e la maggiore sicurezza del codice che ne deriva.

In questo senso Hack dovrebbe, secondo Facebook, rappresentare una via di mezzo ideale tra i linguaggi basati su tipi dinamici (PHP), molto veloci da maneggiare ma maggiormente proni a generare errori, e linguaggi a tipi statici a cui spesso si deve sacrificare il ritmo dello sviluppo di codice.

hackcode

Disponibile sotto forma di pacchetti precompilati o come codice sorgente da compilare sul proprio sistema, Hack offre – sempre secondo Facebook – il meglio sia dei linguaggi a tipi dinamici che di quelli a tipi statici, potendo per di più contare su una certa retrocompatibile sul linguaggio di scripting che lo ha ispirato visto che “buona parte dei file PHP sono già file Hack validi”.

Ora il codice è open source, e chiunque può usarlo e – se ci riesce – migliorarlo: si trova tutto su hackland.org.

Il video di presentazione: