Le calorie dei dolci di Natale

Anche sotto chili e chili di nastrini e carte colorate, le tabelle dei valori nutrizionali fanno capolino sulle confezioni dei dolci, ricordandoci che ogni singola gioia mangereccia sotto le feste ha in realtà un suo preciso apporto calorico.

Così si scopre che l’innocente pandoro, con una media di 20 grammi di grassi e circa 50 grammi di carboidrati, supera le 400 kcal per ogni etto. Senza considerare che spesso la specialità veronese si accompagna con zucchero a velo, zabaione o creme al mascarpone.

Leggermente più contenuto, perché impastato con meno uova e burro, lo storico rivale milanese, il panettone con uvetta e canditi. A parità di carboidrati, i grassi si fermano (si fa per dire) ai 15 grammi su un etto di dolce, arrivando a 360 kcal.

Tra i due si piazza il panforte toscano, che con il miele e la frutta candita della ricetta originale, arriva a sfiorare le 400 kcal all’etto, ma con meno di 10 grammi di grassi.

Apparentemente più alti i valori del torrone cremonese: in questo caso, per 100 grammi di prodotto avremo 15 grammi di grassi (1,4 quelli saturi) e un apporto di 450 kcal. Bisogna però considerare che la specialità in questione viene consumata in porzioni nettamente inferiori rispetto ai dolci da forno. Discorso simile anche per gli struffoli napoletani: in questo caso, ci si aggira tra le 350 e le 450 kcal all’etto (la scelta del grasso in cui friggerli incide in modo decisivo sui valori nutrizionali).

I meno calorici in assoluto, però, sembrano essere i marrons glacés: le castagne glassate piemontesi si fermano a poco più di 300 kcal per ogni etto di prodotto (e anche in questo caso, la porzione media è inferiore), ma in totale assenza di grassi. Contengono “solo” tantissimo zucchero: ben il 60% dell’intero peso.