Vodafone rapporto shock: attenti al telefono, i governi ascoltano.

Cavi segreti e diretti per ascoltare le telefonate dei cittadini, in sei dei 29 Paesi in cui opera Vodafone. E’ quello che emerge dal rapporto pubblicato dal secondo operatore telefonico al mondo, dopo China Mobile – su governi e attività di controllo negli Stati in cui è presente, il “più preciso e completo documento sulle attività di sorveglianza dei governi ai danni dei cittadini, attraverso le compagnie telefoniche”, secondo il Guardian, uno dei quotidiani scelti da Edward Snowden per diffondere i segreti dell’intelligence americana, facendo nascere seri timori sul rispetto della privacy dei cittadini in tutto il mondo. Vodafone ha pubblicato un documento di 90 pagine chiamato “Law Enforcement Disclosure”, da cui emerge un diffuso controllo dei metadati e anche dei contenuti delle conversazioni e dei messaggi telefonici. L’Italia emerge per il maggior numero di richieste: lo scorso anno, per i metadati delle telefonate, sono state 605.601, per i contenuti 140.577 – secondo il Guardian a causa della “presenza della mafia” – contro per esempio le 48.679 in Spagna per i metadati e le 2.760 per i contenuti nel Regno Unito.

intercettazioni
In Italia, a differenza di altri paesi, il ministero della Giustizia pubblica le statistiche sulle richieste di intercettazioni legali, quindi i dati sono disponibili.  Nel rapporto, l’operatore del Regno Unito ha spiegato la situazione e le leggi in ognuno dei Paesi dove opera. In sei Stati, che Vodafone non ha voluto rivelare per paura di ripercussioni per il suo staff, le autorità non hanno bisogno di un’autorizzazione e che possono accedere direttamente alla rete degli operatori, senza alcun controllo. Non è difficile immaginare che questi Paesi siano tra quelli che proibiscono la pubblicazione di qualsiasi informazione relativa alle intercettazioni dei contenuti di telefonate e messaggi: Albania, Egitto, Ungheria, India, Malta, Qatar, Romania, Sudafrica e Turchia.Il gruppo ha poi sottolineato che “non consente l’accesso ai dati degli utenti ad alcuna autorità o agenzia governativa, a meno che non sia un obbligo legale”, invitando i governi a interrompere tutti gli accessi diretti delle agenzie di spionaggio alle comunicazioni dei cittadini e a cambiare le leggi. “Senza la presenza di un mandato, l’intercettazione è invisibile. Il fatto che il governo debba autorizzare l’intercettazione su un foglio di carta, invece, rappresenterebbe già un notevole limite ai suoi poteri” secondo Vodafone.

intercettazione2Soro (Garante privacy):  Intollerabile la sorveglianza dei governi

“Non è tollerabile che i governi svolgano un’opera di sorveglianza così massiva, generalizzata ed indiscriminata come quella rivelata dal Rapporto Vodafone. Così come non è  accettabile che i governi accedano direttamente alle telefonate dei cittadini, al di fuori delle garanzie previste dalla legge e senza un provvedimento della magistratura. E questo vale innanzitutto per i Paesi europei dove vige un ordinamento rispettoso dei diritti fondamentali delle persone.” Lo afferma Antonello.