Niente più tagliando assicurazione auto sul parabbrezza

Il tagliando dell’assicurazione RC auto sul parabrezza è un ricordo indelebile. Quando entravo in auto – non mi chiedere per quale motivo – notavo subito quel pezzo di carta che si guadagnava un posto d’onore sul parabrezza. Quel tagliando era una certezza, lo trovavi sempre. Ma tra qualche mese non sarà più necessario esporlo.

Esatto. Dal 1 aprile 2015 scompare il tagliando dell’assicurazione RC auto dal parabrezza.

Merito della modernizzazione: prima la patente, poi la carta d’identità e ora il tagliando dell’assicurazione. Grazie al decreto Ministeriale 110 del 9 agosto 2013 (che entrerà in pieno vigore entro l’ottobre 2015) il bollino cartaceo diventa obsoleto: il tagliando dell’assicurazione RC auto mostrava alle forze dell’ordine il regolare pagamento, ma dal primo aprile il controllo avverrà attraverso la targa del veicolo.

Gli agenti avranno accesso agli archivi della motorizzazione e, attraverso un incrocio di dati, avranno accesso ai dati delle compagnie di assicurazione. Che, ovviamente, avranno il compito di aggiornare costantemente le anagrafe dei clienti.

Perché tutto questo?

Il motivo è molto semplice: frodi. La semplice esposizione del tagliando come prova definitiva dell’assicurazione era – come puoi ben immaginare – un comodo lasciapassare per i malintenzionati. Quindi l’idea: via il cartaceo, largo all’incrocio dei dati tra motorizzazione e Forze dell’ordine.

In Italia si contano oltre 4 milioni di veicoli senza RCA: in qualche modo lo Stato doveva arrestare questa mandria di cavalli imbizzarriti, giusto? Ed ecco la soluzione. Tutto deve avvenire in modo automatico, mandando in pensione il classico tagliando.

Meglio o peggio per l’automobilista?

Dipende dall’automobilista. Per chi ha sempre pagato con rigore la propria assicurazione non ci sono grandi novità: è solo un controllo differente. Volevano sostituire il tagliando con un chip elettronico, ma la soluzione futuristica (da quando è uscito Terminator vogliamo mettere chip ovunque) ha lasciato posto a quella del buon senso: il controllo viene effettuato dalla targa.

Per chi è abituato a fare il furbo la vita si complica: questo sistema dovrebbe ridurre drasticamente i casi di truffa. La contraffazione dei contrassegni cartacei è possibile e in certe zone d’Italia è una piaga diffusa: in Campania, in Calabria e in Puglia, dove le assicurazioni raggiungono vette altissime, diventa un vero e proprio business.

Questa strategia tende quindi a combattere la truffa delle assicurazioni auto fasulle, e quindi ad aumentare gli introiti delle compagnie. Risultato? Riduzione delle frodi, identificazione dei trasgressori e – in linea teorica – premi assicurativi più bassi.

Il prossimo passo
Per ora il controllo dell’assicurazione RC auto avviene attraverso un controllo umano. Nel prossimo futuro, invece, il controllo verrà eseguito con i sistemi di rilevazione automatica delle targhe utilizzati per il controllo della velocità e dell’accesso alle ZTL.

Questa soluzione è già realtà a Ciampino, dove il Targa System della polizia locale riprende con una telecamera tutti i veicoli in transito (dopo preventivo avviso anche su Twitter). Il computer portatile legge in pochi secondi l’auto, invia i dati, incrocia e restituisce tutti i risultati: anomalie, tasse non pagate, assicurazione, eventuale denuncia di furto a carico del veicolo. Dopo poche centinaia di metri c’è una seconda pattuglia per eventuali controlli.

Chi controlla i controllori?
Tutto bello e futuristico, sinonimo di efficienza. Ma chi controlla i controllori? Siamo sicuri che gli archivi siano aggiornati in modo efficace dalle compagnie assicurative? Le nostre targhe verranno riprese da strumenti simili a quelli dell’autovelox o dei tutor: chi ci assicura che i dati siano presi in modo corretto? Mai ignorare il potere della carta scritta: la lettura sarà fatta in automatico ma il valore del documento è sempre valido.