Protettrice degli informatici: Santa Veronica

Da un po’ che pensavo di scrivere qualcosa al riguardo. Soprattutto perchè penso che questa informazione sia sconosciuta ai più.
Oltre al santo patrono di internet, San Isidoro (e probabilmente molti ignorano anche questo), esiste anche il patrono degli informatici.

Per l’esattezza è una LEI, ed è la patrona, non solo degli informatici, ma anche di lavandaie, fotografi e mercanti di lino: Santa Veronica, festeggiata il 12 luglio. È stata dichiarata anche santa protettrice della Francia.

santa_veronicaQui di fianco la vediamo nel dipinto di Hans Memling con il suo omonimo velo.

Per chi volesse saperne di più, Veronica è, secondo la tradizione cristiana, la “pia donna” che, vedendo la passione di Gesù che trasportava la croce e il suo volto sporco di sudore e sangue, lo deterse con un panno di lino, sul quale sarebbe rimasta l’impronta del viso di Gesù (il cosiddetto “velo della Veronica”). È venerata come santa dalla Chiesa cattolica.

Il nome Veronica non compare nei vangeli canonici, dove invece si racconta l’episodio della donna anonima emorroissa (gr.=che perde sangue) la quale, toccando il mantello di Gesù, fu miracolosamente guarita.

È citata per la prima volta nei Vangeli Apocrifi, negli Atti di Pilato (cap. 7) in relazione alla donna che implora Gesù per la guarigione da una emorragia e, riuscendo a toccargli il mantello, guarisce all’istante. L’episodio è narrato anche nel Vangelo di Luca, ma senza riportare il nome della donna.

Veronica è la traduzione latina del nome greco Berenice, Berenike, dal macedone classico fere nike, e cioè che porta vittoria. Nel passaggio dal greco al latino l’assonanza del nome “Veronica” con vera icon (“vera immagine”) generò nella fantasia popolare la leggenda della “Vera icona” della “Veronica”, adattandosi quindi perfettamente alla tradizione medioevale cristiana in merito al volto di Gesù.
Lo storico Eusebio di Cesarea (265-340) racconta che Berenike era originaria di Cesarea di Filippo (l’antica Paneas) e che davanti alla sua casa si trovava una statua raffigurante una donna in ginocchio con le mani tese, di fronte un uomo avvolto in un mantello che le tende la mano, vicino a una pianta associata a proprietà terapeutiche.

Dal XV secolo, Veronica è venerata come una delle pie donne che seguirono la crocifissione di Gesù. A Santa Veronica è dedicata la sesta stazione della Via Crucis.

Secondo alcune tradizioni questa donna sarebbe la stessa che asciugò il volto di Cristo, anche se non vi sono riscontri documentali.

Sempre secondo la tradizione, Veronica votò la propria vita alla diffusione della parola di Gesù e viaggiò per l’Europa, lasciando a Roma il panno di lino, e proseguì in Francia, dove iniziò a prodigarsi per la conversione dei Galli al Cristianesimo.

La commemorazione liturgica, come già detto, ricorre il 12 luglio.

Per saperne un po’ di più sulla santa: Santa Veronica


3 thoughts on “Protettrice degli informatici: Santa Veronica”

  1. Dunque… patrona dei fotografi perché Gli ha fatto la “foto”…?
    Mercanti di lino perché i sudari erano di lino…?
    Lavandaie… perché aveva dietro i panni da lavare?
    Informatici per la conservazione e il passaggio delle informazioni?
    Io mi immagino ‘sti preti a fare brainstorming per assegnare i mestieri ai vari santi… XD

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